Patologie degenerative adulto e anziano

Nel campo della neurochirurgia, le patologie degenerative della colonna vertebrale sono comuni negli adulti e negli anziani. Queste condizioni incidono sulla struttura e funzione della colonna vertebrale, portando a dolore e limitazione della mobilità.

Tipologia

Le principali patologie della colonna comprendono:

  • stenosi vertebrale
  • lombalgia e discopatia
  • spondilolistesi o listesi
  • osteoartrite spinale
  • ernia del disco

Stenosi vertebrale 

Dal greco stenosis, restringimento. E’ una patologia frequente, soprattutto negli over 60 anni.  Con il termine “stenosi vertebrale” (dal greco stenosis: restringimento) si intende una diminuzione del diametro del canale vertebrale, del recesso laterale e/o dei forami intervertebrali a carico del rachide lombosacrale, con conseguente compressione sacco durale e/o le radici spinali. Tale restringimento può dipendere da diversi fattori, che ne condizionano clinica e trattamento.

La stenosi vertebrale può presentare uno dei quattro sintomi: dolore (localizzato su un livello interessato dal restringimento o irradiato lungo i territori di innervazione delle radici spinali), parestesia (anormale stimolazione delle terminazioni sensitive come formicolio, intorpidimento, etc.), claudicatio motoria (aumento del dolore che si irradia agli arti inferiori durante la deambulazione), ipostenia degli arti inferiori (perdita di forza necessaria a svolgere un certo movimento, come ad esempio camminare, flettere la gamba sulla coscia contro-resistenza).

Lombalgia e discopatia

La lombalgia non è una malattia ma un sintomo di diverse patologie, aventi in comune la diffusione del dolore in regione lombare che può presentarsi in modo continuo, intermittente o ingravescente, può accentuarsi dopo sforzi, piccoli movimenti o essere presente anche a riposo. È un disturbo estremamente frequente in età adulta, con massima incidenza in soggetti di 40-50 anni di entrambi i sessi. Circa l’80% della popolazione ne è colpito almeno una volta durante la vita. 

La discopatia è una particolare patologia dei dischi intervertebrali che consiste in un’alterazione del disco stesso il quale è posizionato fra le vertebre e la cui funziona è quella di “ammortizzare” e “sostenere” le sollecitazioni meccaniche a carico della colonna vertebrale.  La discopatia può coinvolgere il segmento cervicale (colpisce la zona cervicale e il dolore si manifesta negli arti superiori) oppureil tratto lombare (colpisce la zona lombare e il dolore si manifesta negli arti inferiori). Se non curata adeguatamente, nel corso degli anni può degenerare in artrosi vertebrale.

La discopatia, nonostante la sua frequenza e la sua importanza patologica, spesso rimane silente, ovvero asintomatica. Se vi è una compressione radicolare, si può manifestare con dolore acuto in corrispondenza del dermaotmero interessato. In altri casi, invece, si manifesta con un dolore sordo e continuo che a volte può essere più acuto. Nei casi in cui la discopatia colpisce anche i nervi spinali, il paziente può essere soggetto a debolezza, insensibilità e formicolii agli arti inferiori e superiori. 

Quando si è affetti da discopatia si possono avvertire i seguenti sintomi: dolore acuto alla schiena dolore nella flessione-estensione della schiena sviluppo di un dolore al collo che pian piano si irradia alla zona lombare, o viceversa insensibilità o formicolii alle braccia o alle gambe debolezza agli arti inferiori o superiori.

Spondilolistesi o listesi

E’ una situazione patologica caratterizzata dallo scivolamento di una vertebra rispetto all’altra. Tale scivolamento può avvenire per diversi motivi che sono alla base della classificazione delle spondilolistesi:

Osteoartrite spinale

E’ una degenerazione delle articolazioni spinali che può causare dolore e rigidità.

Ernia del disco

E’ una patologia sempre più frequente della colonna vertebrale, che causa forti dolori ad une delle due gambe, e nei casi più gravi l’impossibilità di camminare o di stare in piedi. L’ernia del disco è una patologia legato al disco intervertebrale che funge da ammortizzatore tra le vertebre. Quando per vari motivi come cattiva postura o un lavoro pesante portano il disco intervertebrale a “soffrire” ed appiattirsi fino a rompere l’anello fibroso che circonda il disco con la conseguente fuoriuscita del nucleo polposo, formando cosi un ernia del disco vera e propria.

Le ernie del disco si suddividono in:

  • displastica: si associa ad una displasia dell’ultima vertebra lombare e della parte superiore del sacro con ipoplasia degli elementi posteriori che non sono più in grado di dare stabilità, favorendo così lo scivolamento vertebrale.
  • istmica: è il tipo più comune ed è dovuto ad una lesione della parte interarticolare.
  • degenerativa: soprattutto negli anziani ove si presentano fenomeni di erosioni a carico delle faccette articolari e perdita dell’integrità del disco intervertebrale.
  • post-traumatica: insorge dopo una lesione traumatica della colonna in assenza di una frattura della pars interarticularis.
  • patologica: quando vi sono processi patologici che interessino i peduncoli, la parte interarticolare e le faccette così come le forme iatrogene insorte dopo interventi chirurgici alla colonna.
  • ernie del disco cervicali: si sviluppano prevalentemente tra la quinta e la sesta vertebra cervicale e tra la sesta e  la  settima  (C5-C6  e  C6-C7),  quelle  dotate  di  maggior  mobilità  in flesso-estensione  e, quindi, più soggette a ripetuti microtraumi. Il principale sintomo dell’ernia cervicale è la cervicalgia (dolore al collo) che generalmente si irradia lungo il braccio (brachialgia); il dolore al collo può essere accentuato da movimenti di rotazione e stiramento della testa. In molti casi il dolore al collo è talmente intenso che il soggetto non è grado di svolgere le normali attività quotidiane; in alcuni casi si hanno problemi derivanti dalla compressione delle strutture nervose (radiculopatia cervicale). Oltre alla cervicalgia e alla brachialgia possono manifestarsi anche debolezza del braccio e difficoltà a muoverlo, formicolii alle braccia e sensazioni di “scosse elettriche” più o meno intense, mal di testa e sensazione di punture di spilli a livello cervicale. Se l’ernia del disco interessa anche il canale cervicale si ha una compressione del midollo osseo e il soggetto può avere problemi anche a livello delle gambe.
  • ernie del  disco lombari:  si  sviluppano  più  spesso  tra  la  quarta  e  la quinta vertebra lombare e la quinta e la prima vertebra sacrale (L4-L5 e L5-S1). Possono dare origine a lomablgia (dolore nel tratto lombo-sacrale) e a sciatica (dolore che si diffonde lungo la gamba). Spesso il dolore lombare si manifesta in modo alquanto improvviso e così violento che il soggetto rimane bloccato in flessione.
  • ernie del disco dorsali: sono la forma più rara di ernia del disco. Tendono a formarsi nella porzione più bassa della colonna vertebrale dorsale ovvero tra D8 e D11. Quando sono posterolaterali sono caratterizzate da dorsalgia con irradiazione intercostale e parestesia nella zona di distribuzione della radice nervosa compressa dall’ernia del disco; più rare sono la riduzione di sensibilità e la diminuzione della forza a carico delle stesse zone. Nel caso di ernie del disco mediane, i sintomi sono dovuti alla compressione del midollo e si registreranno dorsalgia, diminuzione di forza agli arti inferiori con difficoltà nella deambulazione e facilità all’affaticamento; si possono avere anche diminuzione della sensibilità nella zona che va dal punto in cui il midollo è compresso in giù, ritenzione urinaria e stipsi.

Diagnosi

La diagnosi delle patologie degenerative della colonna vertebrale di solito richiede una combinazione di approcci per rilevare la presenza di lesioni nervose o anomalie strutturali:

  • valutazione clinica dettagliata
  • imaging diagnostico come la risonanza magnetica (RM) o la TAC per identificare le anomalie della colonna vertebrale
  • esami elettroneurografici in caso di sospetta compressione nervosa (es. elettromiografia)

Trattamento

Le opzioni di trattamento dipendono, ovviamente, dalle caratteristiche della patologia, dei sintomi e delle condizioni del paziente. Ogni patologia necessita di essere trattata in maniera differente, così come ogni paziente necessita di una propria cura.

A seguito di una diagnosi in grado di valutare la presenza di eventuali alterazioni della colonna vertebrale, si può optare per due differenti tipologie di trattamento:

  • Terapia conservativa: sempre più spesso si cerca di avvalersi di terapie con un approccio conservativo, soprattutto quando si tratta di ernie lombari. Alla comparsa del dolore si procede a prescrivere percorsi di fisioterapia, ginnastica posturale, nuoto, terapia farmacologica con analgesici, miorilassanti e cortisonici, ozonoterapia.
  • Intervento chirurgico: nel caso di pazienti che manifestano dolore invalidante resistente alla terapia conservativa o deficit neurologici e motori o comparsa di incontinenza/ritenzione urinaria e fecale, si ricorre al trattamento chirurgico.

Le tecniche chirurgiche sono molteplici e a seconda della patologia si può intervenire con artrodesi vertebrali posteriori con sistemi interspinosi di stabilizzazione, stabilizzazioni dinamiche, impianti di protesi fisse e mobili cervicali, decompressioni radicolari selettive posteriori cervicali, dorsali e lombosacrali con tecnica microchirurgica; oppure ancora con asportazione di lesioni tumorali e vascolari, stabilizzazione intersomatica vertebrale lombare con posizionamento di Cage, etc.

Prevenzione e gestione

La prevenzione e gestione delle patologie degenerative della colonna vertebrale sono essenziali per mantenere una buona qualità della vita. Un approccio proattivo include stile di vita sano, attività fisica e controllo del peso per ridurre il rischio di queste condizioni. 

La gestione efficace comporta monitoraggio regolare, riabilitazione fisica e, se necessario, trattamenti farmacologici. In casi selezionati, la chirurgia può essere considerata. 

Un impegno costante e una collaborazione stretta con i professionisti sanitari sono fondamentali per il benessere della colonna vertebrale.

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